La fobia è un timore eccessivo, immotivato di situazioni, oggetti o attività che determina la comparsa di sintomi ansiosi o di condotte di evitamento dello stimolo fobico, tali da compromettere il normale funzionamento sociale o lavorativo del soggetto affetto. Possiamo suddividere i disturbi fobici in due gruppi distinti:
Fobia Specifica
Fobia Sociale
La Fobia Specifica è caratterizzata da un timore eccessivo e inadeguato conseguente all’esposizione a uno specifico oggetto o situazione. S’identifica per la presenza di sentimenti di paura, repulsione, disgusto e di condotte di evitamento sproporzionate alla reale pericolosità dello stimolo; il disagio è molto intenso e nei casi più gravi evocabile anche solo dall’immagine filmata o fotografata della situazione o degli oggetti temuti.
L’Evitamento, conseguenza di questo timore, può diventare un comportamento gravemente inavlidante nei casi in cui l’oggetto temuto sia diffuso e di facile reperimento.
L’esposizione allo stimolo fobico è molto penoso, potendo scatenare reazioni violente e clamorose e comportamenti disorganizzati oscillanti tra la fuga e uno stato di blocco psicomotorio.
Esistono diversi sottotipi di Fobie Specifiche:
Fobia degli animali
Fobia del sangue
Fobia degli agenti atmosferici
Fobia dell’altezza
ecc.
La Fobia Sociale è un disturbo contraddistinto dalla paura e dall’evitamento di situazioni nelle quali l’individuo è esposto al giudizio degli altri per il timore irrazionale di apparire imbarazzato, redicolo, o di agire in modo inpportuno e umiliante. E’ un disturbo grave che interferisce significativamente nel funzionamento sociale e lavorativo del soggetto affetto.
La Fobia Sociale è comune e può assumere un decorso cronico e invalidante: non sono rare complicanze quali la depressione, l’abuso di sostanze e le condotte suicidarie.
L’età d’insorgenza è compresa tra i 15 e i 20 anni, quando si accrescono le richieste di coinvolgimento in attività al di fuori dell’ambito familiare.