Durante l’orgasmo, che è considerato come la più intensa e piacevole delle sensazioni sessuali, il seme sgorga dal pene eretto in una serie di getti eiaculatori che va da tre a sette a intervalli di 0,8 secondi. Masters e Johnson hanno descritto le due componenti dell’orgasmo maschile:
la prima consiste nelle contrazioni degli organi interni e segnala la sensazione di inevitabilità dell’eiaculazione. Le contrazioni ritmiche dell’uretra nel pene e dei muscoli alla base del pene e nel perineo che seguono immediatamente dopo costituiscono la seconda componente, cioè quella dell’orgasmo propriamente detto.
Dopo l’orgasmo il maschio è refrattario alla stimolazione sessuale. Più specificatamente, deve trascorrere un certo periodo di tempo, il periodo refrattario prima che egli possa eiaculare di nuovo; tale periodo ha un certo lasso di tempo, che si allunga proporzionalmente all’età dell’uomo.
Prescindendo dal tipo di stimolazione, anche l’orgasmo femminile consiste di contrazioni ritmiche riflesse di 0,8 secondi che coinvolgono i muscoli circumvaginali e del perineo e i tessuti inturgiditi della piatta forma orgasmica. A differenza dell’uomo, la femmina non è mai fisicamente refrattaria all’orgasmo, una donna non soggetta a inibizioni, dopo pochi secondi da quando ha raggiunto un orgasmo e mentre si trova ancora nella fase di plateau, può essere stimolata fino al raggiungimento di un secondo orgasmo e via di seguito, finché sarà fisicamente spossata e rifiuterà nuove stimolazioni.